venerdì 18 aprile 2008

"C'E' ANCORA SPAZIO

Al tocco immortale delle tue mani
il mio piccolo cuore
si perde in una gioia senza limiti
e inventa canti ineffabili.

I tuoi doni infiniti giungono
su queste mie piccole mani.

Il tempo passa,
Tu continui a versare,
e c'è ancora spazio da riempire."

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il Wesak

Nel giorno del plenilunio della costellazione del Toro, la Terra vive un grande evento che si verifica sui piani spirituali: è il Wesak, in cui l’umanità ha la possibilità di ricevere la benedizione del Buddha e quella del Cristo e dei Maestri di Saggezza che vegliano per guidarne l’evoluzione spirituale.


Nel giorno del plenilunio della costellazione del Toro, la Terra vive un grande evento che si verifica sui piani spirituali: è il Wesak, in cui l’umanità ha la possibilità di ricevere la benedizione del Buddha e quella del Cristo e dei Maestri di Saggezza che vegliano per guidarne l’evoluzione spirituale.
Questo grande evento appartiene a tutti gli uomini del Pianeta, a qualunque razza ed a qualunque religione essi appartengano, poiché è l’umanità tutta che viene benedetta, nella sua totalità.
Tutti coloro che vi prendono parte, anche solo collegandosi col pensiero e con il desiderio di esser e presenti, ricevono la propria parte di Conoscenza.
Il Wesak è una festività molto antica ed ha un significato enorme, non limitato alla sola religione buddhista, poiché la grande Benedizione è la Conoscenza per tutta l’umanità.
Tutte le religioni celebrano il ritorno di una Grande Luce che aiuterà la crescita, l’evoluzione, la Liberazione degli esseri umani. Ci auguriamo che questo avvento significhi per il popolo tibetano il ritorno alla libertà, alla pace.
Ci sembra significativo che quest'anno, nel periodo della Costellazione del Toro, ci siano ben due Plenilunii (il 20 aprile alle 11,24 e il 20 maggio alle 3,12), due Wesak, due benedizioni per tutta l'umanità, per quelli che soffrono e per quelli che li fanno soffrire.
La Conoscenza permetterà a tutti di comprendere che solo con l'Amore si raggiunge la Pace e si ottiene la Luce?

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Nella vita nulla e' costante se non il Cambiamento
(Buddha)



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I gesti di Baba

Shri Sathya Sai Mudhra Sapthakam
di Ghandikota V. Subbarao
Marzo 2002, Prasanthi Nilayam


Prefazione:

I gesti che Sathya Sai Baba fa con le mani ed i movimenti delle dita,
il significato dei quali non è facile da decifrare, sono
essenzialmente di sette tipi. Questi pensieri sui Suoi gesti
(mudhras) li ho buttati giù nel pomeriggio del giorno santo di luna
piena Mahaa Maaghi, mentre Baba distribuiva graziosamente delle mele
nel Mandir di Prasanthi Nilayam.



Sri Rama ("Maayaa Maanusha Avathaar") viene chiamato Kodhanda Paani
(Kodhanda significa "arco"). Bhagavan Rama per rimuovere gli
ostacoli, per il benessere dell'universo e dei Suoi devoti, usava un
arco Divino.

Sri Krishna, il Leelaavathaar, viene chiamato Chakra Paani. Il
Signore Krishna era adornato col Sudarshana Chakra (Sudarshana: la
visione di ciò che è buono) che protegge il Dharma e provvede a che i
devoti abbiano la felicità (ananda).

Il più moderno degli Avatar, il nostro Sathya Sai, l'Avatar della
Vibhuti, esprime i Suoi Poteri Divini con molti gesti delle mani
(Hasta Mudhras) che hanno lo scopo di rimuovere le qualità negative
dai devoti, trasformandoli. Questo Avatar Sathya Sai può ben essere
definito l'Avatar dei gesti (Saptha Mudhra Paani).

Nessuno può capire gli innumerevoli gesti (mudhras) di Swami. Ci sono
diversi significati per ogni piccolo gesto a seconda del momento
(kaala), del contesto (sandarbha) e della situazione (paristhithi).
Comunque, i gesti Divini sono semplicisticamente catalogati in sette
distinti sacri gruppi per soddisfare le domande dei devoti.
L'Autorità Suprema per le delucidazioni sul significato dei gesti è
l'onnipotente Swami stesso.

I sette gesti delle mani (Hasta Mudhras) di Sri Sathya Sai Baba.

1) Il primo gesto si chiama Abhaya Mudhra. È il gesto della mano
destra alzata che placa la paura ed assicura protezione ai devoti.

2) Il secondo è il gesto del palmo destro verso terra, con cui
vengono dati doni e benefici ai devoti (Varadha Mudhra).

3) Il terzo è il gesto di alzare entrambe le mani ad indicare
benedizione per il progresso ed il benessere della folla dei devoti
(Anugraha Mudhra).

4) Il quarto (Srujana Mudhra) è il gesto del movimento circolare
della mano aperta verso terra per materializzare articoli caricati
spiritualmente (per esempio la cenere sacra).

5) Il quinto (Thirodhana Mudhra) è il gesto circolare della mano in
posizione centrifuga per levare impurità o negatività tutt'intorno.
Alternativamente può implicare la dematerializzazione degli articoli
precedentemente creati.

6) Il sesto (Shakthipaatha Mudhra) è il gesto di mettere il palmo
destro sulla testa di un devoto per la discesa dell'attivazione della
sua energia spirituale.

7) Il settimo, Tharjani Mudhra, è il gesto di scrivere nell'aria con
il dito indice, o il tenere la mano in alto con le dita spalancate.
Può indicare una comunicazione con forze extra-terrestri.


Conclusione:

il significato di questi gesti (mudhra) è che essi sono per il
benessere dei devoti. La discesa di un Avatar è sempre per
l'accrescimento della vita spirituale della gente e per la promozione
della pratica del Dharma (retta condotta).
Bhagavan Sri Sathya Sai Baba ha assicurato che Lui ci osserva
continuamente ed è disponibile ad ogni passo (Sambhavaami padhe
padhe) se noi preghiamo sinceramente e dal profondo del nostro cuore.
Cerchiamo di capire gli hasta-mudhras (i gesti delle mani) di Swami e
di seguire il giusto sentiero, con la Sua Divina benedizione ad ogni
passo.


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lunedì 14 aprile 2008

Paradiso Inferno

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
-Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.



Aprì una delle due e gli permise di guardare all'interno.
Al centro della stanza, c'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.

Il sant' uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po',
ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio,
non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse:- Hai appena visto l'Inferno.

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì. la scena che l'uomo vide era identica alla precedente..
C'era la grande tavola rotonda,
il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.

Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici
e conversavano tra di loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:- Non capisco!-
E' semplice, rispose Dio, dipende solo da un'abilità.

Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri
mentre gli altri non pensano che a loro stessi.

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io sono la fonte

IO SONO la fonte di ciò che ricevi e tutto ciò che possiedo ti
appartiene.



La Mia infinita abbondanza è accessibile a tutti, ma la
tua deve essere una coscienza di abbondanza, libera da ogni pensiero
di scarsità o di restrizione. Senti la tua coscienza dilatarsi senza
sosta, non porle dei limiti che potrebbero causare delle
interruzioni nel flusso costante. I limiti portano con sé la paura,
e la paura conduce al ristagno: e quando qualcosa ristagna, il
flusso è interrotto e si esaurisce. Mantieni un flusso continuo. Fai
in modo che a tutti i livelli vi siano un dare e un ricevere
costanti, e scopri il significato dell'abbondanza infinita. Sappi
che sei uno con Me, con tutta la ricchezza del mondo, e che nulla
può essere preso a vantaggio del proprio ego, né trattenuto in
deposito: tutto è lì per essere utilizzato saggiamente.

Gestisci bene i Miei doni perfetti e benefici, ricerca la Mia guida
e la Mia direzione per sapere come utilizzare nella maniera giusta
le Mie risorse infinite.

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